Ormai lo smart working non è più una novità per nessuno. Molte aziende hanno iniziato a farne largo uso al di là delle restrizioni e delle direttive anti covid-19 provenienti dalle istituzioni europee. Hanno constatato che il lavoro a distanza non solo funziona ma può essere addirittura più produttivo di quello tradizionale in presenza. Tuttavia, come ogni cosa in questo mondo, anche lo smart working ha i suoi pro e i suoi contro. Ad esempio
Le migliori app per fatture al servizio dei freelance
Dura la vita del freelance; ricca di soddisfazioni e opportunità, ma certamente non facile, specie quando si tratta di gestire la parte burocratica del proprio lavoro. In particolare tutta la parte relativa ai pagamenti e alle riscossioni risulta ai più ostica e laboriosa. E ancora più nello specifico quella della fatturazione e della rendicontazione è una pratica a cui tutti eviteremmo volentieri di adempiere. Eppure anche questo fa parte delle incombenze di un lavoratore autonomo.
La nuova frontiera del south working
La pandemia da covid-19 e le conseguenti restrizioni a cui tutti noi siamo stati sottoposti hanno dato vita a nuove modalità di interazione e socialità. Questo è vero soprattutto in ambito lavorativo come testimonia lo sdoganamento pressoché definitivo di formule più o meno ibride di smart working e remote working. Ma c’è un altro fenomeno su questo fronte che ha preso piede soprattutto in Italia e che in qualche modo ha a che fare con
Come organizzare la tua vita per lo smart working
L’emergenza corona virus ha portato alla ribalta un tema che fino a un mese fa poteva essere considerato quasi di nicchia, ma che invece oggi è sulla bocca di tutta. Il tema dello smart working, o lavoro intelligente. In questo momento si parla molto dei lati positivi dello smart working (che sono indubbiamente tanti), ma poco o per nulla dei lati negativi. Una “sbornia collettiva” che rischia di fare seri danni se non si inquadra
I benefici della meditazione per un designer freelancer
Diciamoci la verità, la vita di un designer freelancer è tutt’altro che semplice. Continue scadenze da rispettare, gestione dei feedback sia positivi che negativi, clienti spesso esigenti e per nulla consapevoli delle difficoltà da affrontare, collaboratori non perfettamente allineati con il vostro modo di pensare e lavorare: le fonti di stress possono essere davvero tante per un libero professionista. Non sorprende quindi che i designer affrontino spesso problemi di esaurimento e salute mentale. E non