Copywriting

Le 6 migliori piattaforme di blogging per pubblicare contenuti

Creare contenuti di qualità, ovvero utili e interessanti per il proprio target, è la condizione sine qua non per incrementare la visibilità del proprio business online e soprattutto acquisite nuovi clienti.

La scrittura di articoli strutturati intorno agli interessi e alle necessità della tua nicchia di pubblico rappresenta uno dei modi più efficaci per costruire e alimentare una solida fanbase.

Ma la questione è:

dove pubblicare questi articoli?

Dove sono i tuoi fan?

Quali piattaforme di blogging frequentano?

Attraverso quali canali si informano?

Una volta che avrai capito questo potrai iniziare a pubblicare i tuoi contenuti con la certezza di poter essere ascoltato e apprezzato.

piattaforme di bloggingMa la domanda a questo punto sorge spontanea: perché non creare un proprio blog con WordPress invece di pubblicare contenuti su piattaforme di blogging “esterne”?

In effetti WordPress, come certamente sai, ti dà la possibilità di aprire senza difficoltà il tuo spazio web personalizzato e di gestirlo in completa autonomia.

Tuttavia, se il tuo obiettivo è quello di attirare pubblico e costruirti una solida base di fan, la soluzione più rapida ed efficace è sicuramente quella di affidarsi a piattaforme di blogging già consolidate e che possono vantare già un certo volume di traffico.

Intendiamoci, una cosa non esclude l’altra. Anzi, la soluzione migliore sarebbe in realtà proprio quella di implementare una content strategy che contempli sia la pubblicazione su blog “proprietario” che su piattaforme esterne.

In questo articolo abbiamo deciso di soffermarci solo sulla seconda, offrendoti una panoramica su quelle che attualmente sono le piattaforme di blogging più famose e utilizzate.

 

Le piattaforme di blogging più utilizzate

Medium è forse la piattaforma di blogging più famosa tra quelle che ti presentiamo qui. Dà a tutti, sia copywriter che editori, la possibilità di pubblicare i propri contenuti. Il servizio è gratuito, ma se pubblichi a nome del tuo brand o della tua azienda ti consigliamo di utilizzare le Brand Storie perché ti garantiscono molta più visibilità.

Storify consente agli utenti di incorporare vari contenuti già pubblicati sui social media per creare storie originali e interattive. Il web dopotutto offre sempre numerosi spunti che vale la pena far propri e rielaborare per dar vita a uno storytelling evoluto e coinvolgente. Storify permette di fare questo gratuitamente. Ma offre anche un servizio ad hoc a pagamento per brand e aziende che può valer la pena testare.

Maptia è tra le piattaforme di blogging presentate qui che si focalizza maggiormente sulla diffusione e la condivisione dei contenuti. Un po’ blog e un po’ social, ti offre la possibilità di creare e pubblicare con facilità i tuoi contenuti e di trovare lettori e sostenitori alla tua causa. Non devi essere un professionista del copywriting per questo. Tutto ciò che ti occorre sono gli strumenti gratuiti di Maptia.

Se vuoi monetizzare i tuoi contenuti, puoi farlo con il piano Pro di Atavist. Oltre ad essere un’ottima piattaforma di blogging gratuita, infatti, Atavist mette a disposizione di editori, fotografi, brand, aziende, giornalisti e qualunque altro content creator, una serie di strumenti per poter vendere online le proprie storie e i propri contenuti originali. Ideale per chi vuole diventare un imprenditore digitale di content marketing.

Shorthand è un’altra piattaforma multimediale di storytelling che desideriamo segnalarti. BBC e Guardian la usano già da anni per pubblicare i loro servizi, ovviamente utilizzando la versione premium. Ma tu puoi iniziare dalla versione gratuita che è più sufficiente per chi è agli inizi.

Infine, se ami viaggiare o sei sempre in movimento e ti piace raccontare le tue storie, allora devi provare Steller.co, piattaforma di blogging utilizzabile solo via mobile. App gratuita con cui puoi creare storie in pochi minuti importando contenuti multimediali di ogni tipo e quindi condividerli con il tuo pubblico. Un mix tra gaming, social e blogging. Vale la pena provare no?

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