Ti abbiamo già parlato qualche tempo della buona pratica di fare a/b test sui siti web in modo da migliorare le percentuali di conversione degli utenti.
Stessa cosa, possiamo dirlo, vale anche per le newsletter e email, specie in un periodo in cui questo strumento è sempre più utilizzato dalle aziende per comunicare con i loro utenti/clienti.
E proprio perché l’offerta è aumentata, la domanda rischia di darsi a gambe. Per dirla semplice: più concorrenza c’è nell’email marketing, maggiori sono le possibilità che gli utenti si stanchino di aprire e leggere tutte le email che arrivano a ogni ora del giorno.
Ecco quindi perché è importante fare a/b testiting delle email.
Le basi per una buona strategia di a/b testing delle email
Innanzitutto è importante affidarsi a una buona piattaforma di email marketing automation che permetta di effettuare ogni tipologia di a/b testing delle email inviate.
Diversi sono i parametri che si possono e si devono testare per cercare di massimizzare il risultato: oggetto, pulsanti, colori, caratteri, tempi di invio e di consegna, design, ecc.
Ognuno di essi andrebbe testato uno alla volta e su un campione abbastanza ampio di utenti in modo da ottenere un’idea credibile e verificata delle loro preferenze e quindi massimizzare l’efficacia nell’invio delle successive email.
C’è anche la possibilità di effettuare test con variabili multiple, ma questo è consigliato solo per le liste con diverse decine di migliaia di iscritti.
Per una buona strategia di a/b testing è importante prima di ogni cosa stabilire gli obiettivi e quindi agire di conseguenza testando man mano quegli elementi che ci permettono di raggiungerli.
Gli obiettivi più comuni sono:
- l’open rate
- il click through rate
- il tasso di consegna
- il tasso di disiscrizione
Come già accennato, gli elementi testabili possono essere davvero tanti, potenzialmente tutti: il copy, una singola frase importante del copy o persino una parola, il colore di un pulsante, la grandezza e il tipo di carattere del pulsante, l’ora d’invio della email, la frequenza con cui vengono inviate più email in successione, eventuali immagini, il copy delle CTA, i colori di sfondo.
Insomma, davvero tutto.
La cosa fondamentale è avere sempre bene in mente cosa si sta facendo e soprattutto perché, con quale finalità.
C’è un’ultima cosa importante che devi fare prima di accingerti a creare la tua strategia di a/b testing delle email, ovvero definire le buyer personas degli utenti a cui vuoi rivolgerti.
Questo è essenziale per un semplice motivo, ossia per impostare test non solo finalizzati al raggiungimento dell’obiettivo prefissato, ma anche per capire come eseguire tali test, come modificare i diversi elementi che si è scelto di testare.
Ok, ora hai tutte le indicazioni fondamentali per impostare la tua strategia. Devi solo metterti al lavoro, tocca a te!